12 Dicembre 2019
Ecobonus e Sismabonus: dal 2020 stop allo sconto diretto in fattura.
Ecco cosa cambia.
Addio, dal 2020, allo sconto in fattura per chi effettua lavori che danno diritto all’Ecobonus e al Sismabonus. Le opposizioni si sono messe di traverso e Forza Italia festeggia così l’emendamento che di fatto cancella la possibilità da parte del cliente finale di cedere il proprio credito di imposta ai fornitori in cambio dello sconto equivalente direttamente sul corrispettivo da pagare per i lavori. La norma era stata introdotta in primavera con il decreto Crescita dal governo precedente. Lo sconto resta per gli interventi sulle aree comuni condominiali Tecnicamente, la norma si propone di abrogare i commi da 1 a 3ter dell’articolo 10 del decreto Crescita, che prevedeva la possibilità di cedere/trasferire lo sconto fiscale previsto, ottenendo dal fornitore del servizio uno sconto immediato in fattura. In soldoni, nello specifico, scompare quel meccanismo grazie al quale si poteva cedere il proprio sconto fiscale ai fornitori che avrebbero poi scalato l’importo della detrazione direttamente sulla somma da pagare per i lavori. È stato tuttavia approvato, sempre in Commissione Bilancio del Senato, un emendamento che reintroduce lo sconto in fattura solo per i lavori effettuati nelle aree comuni degli edifici condominiali per importi superiori a 200 mila euro. Cgia: «Lo sconto in fattura avrebbe penalizzato le piccole imprese» «Abbiamo raccolto l’appello di Confartigianato e degli artigiani italiani che non si trovano nelle condizioni economico-finanziarie di poter anticipare uno sconto» ha scritto in una nota Giorgio Maria Bergesio, senatore della Lega, «né di poter sopportare l’onerosità dell’operazione di cessione del credito». A fargli eco, anche Cgia di Mestre: «Una grande vittoria», ha commentato Giovanni Gomiero funzionario sindacale della Cgia. «Lo sconto in fattura, ovviamente, consentiva un vantaggio economico importante al cliente finale, ma distorceva il mercato favorendo le grandi aziende a svantaggio dei piccoli». Tuttavia, la reintroduzione dello sconto in fattura per i lavori condominiali sopra i 200mila euro, conclude Gomiero, «non penalizza comunque la stragrande maggioranza delle nostre aziende».